Draw or loss?, Per la Voidnar e chi volesse, non ho paura.

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Sophie Stryder
view post Posted on 21/2/2016, 14:35




Erano giorni che la Tassorosso stava ripensando a quello che era successo in Sala Grande. La Serpeverde era scappata quando aveva rischiato di doversi scontrare con la divina Tassorosso che lei rappresentava.
*Divina*
Ogni tanto la Stryder amava farsi i complimenti da sola. Questo perché mai nessuno aveva avuto la decenza di farglieli o di invogliarla a fare qualcosa per se stessa. Doveva solo obbedire a dei capricci di persone che si definivano la sua famiglia. L'avevano delusa, gli avevano mentito 'per proteggerla'. Come se lei non fosse abbastanza forte da proteggersi da sola contro la verità negata. Come se averle mentito non l'avesse umiliata e resa insicura. Come poteva fidarsi degli altri se non poteva fidarsi della sua famiglia?
La Tassorosso si era seduta con la schiena rivolta al muro e le gambe incrociate sul pavimento dei sotterranei. Il luogo era tetro e freddo, anche quella mattina. All'esterno faceva molto più caldo, anche se era comunque ancora inverno. Il sole splendeva nel cielo e le acque del lago nero erano mosse. Aveva visto tutto quando era andata in Sala Grande. Passando davanti al portone d'ingresso, che era aperto, aveva visto il modo oltre quelle mura. La stava aspettando e lei, da brava persona con una scorza dura come l'acciaio e il cuore in pezzi, aveva desistito e si era rifugiata nel luogo che meglio si avvicinava a lei: i sotterranei.
Non voleva essere vista e disturbata nel suo silenzio. Non molti venivano nei sotterranei a parlare, se non per fare dei complotti.
 
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Emily Voidnar
view post Posted on 24/2/2016, 01:43




I sotterranei. Ad Emily piacevano. Si, le incutevano un po' di timore, così come quasi l'intera scuola, ma aveva imparato ad amarli anche perché la sua Sala Comune si trovava lì. In quel momento si trovava nella sua Sala Comune, mentre finiva di leggere un libro che si era portata da casa e non aveva avuto il tempo di finire prima. La storia le piaceva molto, anche se era di una scrittrice italiana, babbana perlopiù. Erano più di due ore che leggeva ininterrottamente, le dolevano un po' gli occhi, così decise di riportare il libro nel proprio dormitorio e gironzolare per la scuola, tanto per staccare un po'. Con la sua solita calma, andò nel dormitorio, posò il libro e uscì fuori, nei sotterranei. Sentiva l'aria fredda che circolava nei sotterranei fin sotto ai vestiti, ma non era così fredda come si aspettava. Cercando, comunque, di abituarsi al freddo che sentiva, cominciò ad avanzare nei sotterranei finché non vide da lontano qualcuno. Quella sagoma era assolutamente inconfondibile, esattamente come i suoi capelli biondi. Era seduta con le spalle al muro e se gambe incrociate davanti a se. Era la Stryder, quella con cui aveva battibeccato in Sala Grande. Si fermò un attimo a pensare, voleva davvero continuare la discussione?

"Magari oggi sarà più propensa a ragionare e faremo un discorso più amichevole."

Si disse nella mente la Voidnar, in fin dei conti lei non voleva litigare. Decisa a concludere quella rivalità si diresse lentamente quasi come se avesse paura di distoglierla dai pensieri che probabilmente stava facendo. Arrivatale davanti, si abbassò alla sua altezza e la guardò amichevolmente negli occhi cercando di farle capire che non aveva assolutamente cattive intenzioni verso di lei.

-Ma guarda chi si vede! Che ci fai qui tutta sola?-
 
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Sophie Stryder
view post Posted on 28/2/2016, 13:39




L'aria umida dei sotterranei stava facendo arricciare i capelli alla Tassorosso. Non se ne curò molto perché aveva altro a cui pensare, a come diventare forte e nel suo piccolo stava resistendo al freddo e all'umido dei sotterranei. Questo doveva essere una sorta di allenamento fisico e mentale e voleva vedere quanto tempo sarebbe passato prima di un suo brivido.
Pensando ai brividi di freddo dettati dall'umidità, questi si presentarono sulla sua pelle. La pelle d'oca percorse tutto il suo corpo facendola vibrare in quella oscurità.
*Dannato controllo della mente.*
Chiuse il libro e si stava per rialzare quando una voce familiare le chiese qualcosa. La Tassorosso alzò lo sguardo e vide colei che non avrebbe voluto vedere in quel momento.
La Serpeverde si era presa gioco di lei in sala grande, l'aveva smascherata davanti a quell'ameba di ragazzo che non aveva spiccicato una parola.
Con uno sguardo truce, la Tassorosso si alzò sovrastandola nella sua altezza.
*Come osa rivolgersi a me in quel modo?*
Ogni parola emessa dalla bocca di quella ragazza sarebbe stata vista come un attacco alla Tassorosso. Se avesse prestato attenzione e avesse analizzato il suono della voce avrebbe inteso che non erano un attacco, ma parole di gentilezza. purtroppo la biondina era già prevenuta.
"Perché ti da fastidio la mia presenza in questo posto?"
 
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Emily Voidnar
view post Posted on 28/2/2016, 18:08




"Perché ti da fastidio la mia presenza in questo posto?"

Chiese la bionda, guardando Emily con sguardo truce. Alla ragazzina le venne da ridere, ma si trattenne, non voleva in nessun modo attaccarla, o ridicolizzarla.

-No, non mi da fastidio, la scuola non è mia, tu puoi trovarti dove vuoi, anche vicina alla mia Sala Comune.-

Disse la ragazza, sorridendole. Prima di parlarle, aveva notato che stava leggendo un libro, magari avevano gli stessi gusti..

-Che libro stavi leggendo prima? Da come lo leggevi, sembrava qualcosa di interessante!-

Chiese la ragazzina, felice di parlare di libri.
 
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Sophie Stryder
view post Posted on 6/3/2016, 13:59




La ragazzina odiosa e antipatica stava guardando la Tassorosso con fare superbo e accusatorio. Stava accusando la bionda di trovarsi vicino alla Sala Comune di Serpeverde. Involontariamente, davvero in modo involontario, la bionda si era avvicinata alla Sala Comune che bramava. Non si era accorta di essersi seduta vicino a quel luogo tanto desiderato e dovette mordersi il labbro inferiore. Era stata beccata e non se ne era resa conto.
La piccola le stava dando il tormento e ogni suo gesto veniva ridicolizzato da quella stupida Serpe. inspirando profondamente e guardando la studente verde-argento, disse: "Anche se sono vicino alla tua Sala Comune, non ti intralcio il passaggio. Puoi benissimo entrare ed evitare di farmi la paternale."
Si rialzò e si spostò di qualche passo in direzione dell'uscita dai Sotterranei. "Mi sono allontanata, va bene ora?"
Il libro si trovava stretto nella mano destra della Tassorosso, con il dito indice stretto tra le pagine come se fosse un segnalibro.
La ragazzina voleva sapere cosa stesse leggendo la bionda. Aveva ragione, era davvero qualcosa di molto importante ed educativo, sotto il punto di vista della studentessa. Il libro era uno di quelli presi a casa di quelli che si definivano suoi genitori, nella loro biblioteca personale. Era un tomo che trattava di magia in genere citando alcune differenze tra la magia definita bianca e quella definita nera. Non trattava in modo esplicito della seconda, ma alcune informazioni potevano essere sempre ricavate e approfondite quando avrebbe avuto la possibilità di accedere alla sezione proibita della Biblioteca della Scuola.
Ancora non aveva avuto il permesso di accedervi e non sapeva se avesse potuto osare chiederlo alla professoressa di Erbologia.
"Un testo qualunque. Perché sei così curiosa? Dimmi qualcosa di te e ti dirò di cosa tratta il libro."
La curiosità si paga.
 
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Emily Voidnar
view post Posted on 6/3/2016, 14:51




Perchè qualsiasi cosa Emily diceva, la bionda lo percepiva come una sfida? Non lo capiva, la mora non voleva essere cattiva nei confronti della Stryder.

-Tu ancora non hai capito come si fa amicizia con la gente, secondo me. Non sono qui per farti la ramanzina, ma semplicemente per conversare e fare amicizia.-

Voleva parlare di libri, che male c'era? Si avvicinò alla Stryder per poi continuare a parlare.

-Si, sono curiosa. Mi piace molto leggere libri, anche se ne ho letti solo di babbani e quelli non sembravano male.-

Ripensò un secondo alla frase detta poco prima dalla ragazza dai capelli biondi.

"Dimmi qualcosa di te e ti dirò di cosa tratta il libro."

Se voleva sapere qualcosa sulla ragazzina che si trovava davanti poteva tranquillamente, ma di certo non origliando la conversazione che aveva avuto con Joel.

-Va bene. Vuoi sapere qualcosa su di me. Perchè non mi fai delle domande, così che io ti risponda?-

Emily le sorrise, cercando di farle capire, per l'ennesima volta, che non aveva per niente cattive intenzioni riguardo alla bionda.
 
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Sophie Stryder
view post Posted on 2/10/2016, 20:50




La Serpeverde attaccò verbalmente la Tassorosso che iniziò ad arrabbiarsi. Pensò a come la studentessa fosse odiosa. Lei voleva fare amicizia e stava accusando la biondina di non essere in grado di capire un gesto amichevole da uno di attacco.

-Forse il tuo tono non è stato dei migliori. Non per forza è colpa mia se percepisco le tue parole come un attacco.-

Ecco, la Tassorosso aveva detto la sua. A onor del vero, la Serpeverde si era rivolta in modo educato e tranquillo, ma la Tassorosso era prevenuta nei suoi confronti e questo la rendeva una nemica, qualunque cosa avesse fatto.
La Tassorosso si spostò dalla direzione della Serpeverde e chiese, quasi fosse una sfida, un pagamento per la curiosità della mora. La Serpeverde accettò e la Stryder sorrise trionfante. Avrebbe scoperto qualcosa della ragazzina e della sua famiglia. Avrebbe potuto conoscere qualcosa di interessante detto in modo innocente o senza volerlo.
la Serpeverde aveva letto molti libri, soprattutto babbani. Questo particolare fece storcere il naso alla Tassorosso che cercava di avere meno rapporti possibili con i babbani, soprattutto dopo la sua iniziazione. pensò a quali famiglie magiche permettevano a una strega di leggere libri babbani. una sola parola e la Tassorosso comprese l'inutilità di avere la ragazzina come amica. Da lei non avrebbe imparato nulla sulla crudeltà e la cattiveria dei verde-argento.

-Se lo dici tu. Immagino il tuo stupore nel leggere qualche libro magico. Dopotutto, se si cresce con libri babbani, che cosa si può sperare.-

La ragazzina chiese alla Tassorosso di farle delle domande specifiche. Nella testa della bionda emersero numerose domande che difficilmente avrebbero trovato risposta, erano troppo specifiche e personali. Doveva arrivarci prendendo una strada più lunga.

-Perfetto, basta che non mi accusi nuovamente o mi parli con tono arrogante. Dirigiamoci verso le cucine e poi verso le scale.-

Stava pensando a una domanda da fare alla Serpeverde. Con cosa iniziare e quali erano le domande di base per poter iniziare una conversazione. La Serpeverde aveva visto giusto: Sophie non sapeva come farsi degli amici perché aveva sempre pensato che l'amicizia e l'amore sarebbero state la sua rovina.

-Perché, secondo te, il cappello ti ha smistata a Serpeverde. Ti sei mai posta questa domanda?-
 
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Emily Voidnar
view post Posted on 3/10/2016, 15:47




-Perché, secondo te, il cappello ti ha smistata a Serpeverde. Ti sei mai posta questa domanda?-

Chiese la Tassorosso mentre, insieme, si dirigevano verso le cucine. Ci pensò non poco a quella domanda, cinque minuti buoni. Non sapeva perchè il cappello l'aveva smistata nei Serpeverde. Lo riferì alla ragazza e aggiunse:

-Io credo che non bisogna chiedersi perchè il cappello abbia smistato qualcuno in una determinata casa. Forse all'inizio quella persona non sembra per niente qualcuno della sua casa, ma credo che sotto sotto, lo è.-

Non sapeva che altro dire, alla fine aveva detto tutto quello che pensava su quell'argomento. Sicuramente il cappello vedeva nei ragazzi qualcosa che i ragazzi stessi non riuscissero a vedere smistandoli, poi nella casa di appartenenza.

-In fin dei conti, i Serpeverde non devono essere per forza cattivi e attratti dalla magia oscura. Il cappello dice solo che non siamo persone babbee, bensì astute. Non dice niente riguardo la cattiveria. Capito cosa voglio intendere?-

Sapeva benissimo che molti maghi o streghe smistati a Serpeverde erano diventati cattivi soggetti, ma lei era la prova che non tutti erano in quel modo.

-Allora, qual è la prossima domanda?-
 
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Sophie Stryder
view post Posted on 19/11/2016, 15:37




La Tassorosso ascoltò con sguardo truce e gelido la risposta della Serpeverde. Lei, insulsa piccola ragazzina viziata, stava insinuando che la grande, acida e cattiva Stryder sotto sotto fosse una spregevole Tassorosso pappamolle?
La bionda portò le mani ai fianchi e con posa severa e voce altisonante disse:

-Ma ti ascolti quando parli? Vorresti dire che io avrei un animo da Tassorosso? La questione è chiara a tutti: il Cappello Parlante è vecchio e ha perso la brocca.-

La questione non era assolutamente finita lì. La Stryder non voleva mollare e anche quando la ragazzina del primo anno aveva definito i Serpeverde con le parole del vecchio cencio, decise di non starsene zitta:

-Vorresti dire che nelle file di Serpeverde ci sono persone che non sono cattive? E vorresti farmi credere che tu non sei la solita Serpeverde acida dentro e con la smania di controllo assoluto?-

Altri passi in direzione delle cucine. Si capiva di essere vicino a quei locali perché l'aria che circondava quella parte particolare della scuola era sempre calda. Lei lo sapeva benissimo perché la sala comune di tassarono era proprio vicina a quei posti. Il caldo era terrificante d'estate anche se d'inverno era alquanto piacevole. Tuttavia, lei aveva sempre voluto visitare le segrete di Serpeverde e perdersi in un posto che aveva solo visto nella sua mente.
Più di una volta aveva pensato di spacciarsi per una verde-argento, ma qualcosa l'aveva sempre frenata. Forse la delusione di non esserci riuscita o la prova tangibile che non era arrivata fino al termine di un proposito.
Nonostante provasse a tutti i costi a essere la Serpeverde che voleva, qualcosa la frenava e quel qualcosa era la sua più grande sofferenza.
Distolse la mente dai suoi pensieri e rivolse lo sguardo verso la Serpeverde.

-Finiamola di fare le finte amiche. Tu non mi piaci. Davvero non so che farmene di te e non credo tu possa darmi ciò che davvero voglio.-
 
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Emily Voidnar
view post Posted on 22/11/2016, 00:42




-Okay, non mi sono spiegata. Voglio dire che, probabilmente, sotto questa tua maschera di superiorità e cattiveria, c'è una persona buona. Poi, se non è vero, ti chiedo scusa, ma è quello che penso.-

Era esattamente quello che pensava, anche se in un mondo come quello, alle volte o si era in un modo o in un altro, non c'erano quasi mai vie di mezzo. Un odorino delizioso la distolse per qualche attimo dal suo pensare: erano vicini alle cucine, dove gli elfi domestici lavoravano senza sosta. Si chiese, mentalmente, cosa stessero cucinando, e come facessero a lavorare in un ambiente così caldo. Il caldo, per lei, non era mai stato un problema, le piaceva quando il caldo l'avvolgeva completamente, la faceva sentire protetta.

-Ovvio che non tutti i Serpeverde sono cattivi. Solo perché farebbero qualsiasi cosa per raggiungere un obbiettivo, che sia giusto o sbagliato, non fa di loro persone cattive. Guarda me. Ti sembro cattiva?-

Continuò a camminarle vicino, anche quando la bionda le disse che non erano amiche, non che ad Emily interessasse molto essere amica di una persona che fingeva di essere qualcosa che non era.

-E cos'è che ti interessa davvero?-

Le chiese, guardandola in viso con i suoi occhi color cioccolato.

-Se è come dici te ed io sono una buona a nulla, dirmelo non ti costa niente, in quanto non potrei fare nulla per fermarti. Tu sei più forte.-

Era più grande di lei, ovvio, ma si comportava come una sua coetanea.
 
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Sophie Stryder
view post Posted on 30/11/2016, 00:19




La ragazzina stava continuando ad offendere la Tassorosso. Lei si stava irritando e questo non sarebbe stato un bene per la piccola verde-argento. Aveva insinuato che parte di lei, in fondo, era buona. La Tassorosso stava cercando in tutti i modi di distruggere quella piccola e insignificante parte e se una ragazzina riusciva ancora a notarlo, il suo lavoro stava andando alle ortiche.
Avrebbe voluto prendere a schiaffi quella piccola stupida ragazza dai capelli mori. Ogni sua parola continuava a sbatterle in faccia l'onta del fallimento.
La sua cattiveria non era vera cattiveria, ma solo una maschera che nascondeva un cuore gentile. Un apprezzamento che per la Tassorosso non era tale. Avrebbe voluto rimuovere la parte buona di lei e mostrare solo la cattiveria e la brutalità che distingueva sua zia e il suo maestro.
La bionda stava prendendo una brutta strada senza sapere dove stesse andando: un baratro senza fondo o una vita miserabile, sola e abbandonata.
Si avvicinò alla Serpeverde e sfidandola le disse:

- Se lo credi davvero, augurati di non ritrovarti mai da sola con me. Potresti pentirti di questa deduzione. -

Erano davanti alle cucine e la Serpeverde rispose alla sua domanda con un'altra domanda.

- Non essere ingenua. Tutte le persone nascondono nel proprio essere un briciolo di cattiveria e se scavi nel profondo scoprirai anche tu di aver fatto qualcosa di cattivo. Nessuno è così immacolato, nemmeno tu. Tra le file dei Serpeverde ci sarà qualcuno buono? Vediamo un po'. -
La Tassorosso fece finta di pensarci un po' e poi riprese dicendo:

- Salazar Serpeverde era uno stinco di santo verso coloro che non erano Purosangue. Tutti conoscono il suo amore verso di loro e la sua accoglienza in questa scuola. Poi, vogliamo parlare del suo pronipote? Merlino? -

Si appoggiò alla parete dei sotterranei e continuò a guardare la Serpeverde.

- Una persona che permette un adulterio con la sua magia è sicuramente una persona nobile e buona. Sì, per far nascere re Artù, Merlino fece un incantesimo e Uther Pendragon poté giacere con Igrain, moglie di Garlois di Cornovaglia. Vuoi che vada avanti? -

Guardò la Serpeverde e decise che doveva umiliarla e farle abbassare la cresta. Se la Stryder doveva ammettere di essere una dolce Tassorosso, lei doveva ammettere che i Serpeverde erano tutti marci dentro.

- Ti sei mai chiesta perché il vostro Fantasma sia il Barone Sanguinario e perché porti questo nome? Phineas Nigellus Black, il preside Serpeverde, era il meno amato dagli studenti, così riportano molti libri, perché anche lui seguiva le idee razziali dei Purosangue. Abbiamo poi il principe dei buonisti, Tom Riddle. Lui è l'emblema delle persone buone nella casa di Serpeverde. -

Nel pronunciare il vero nome di Voldemort, la Tassorosso si sentì in imbarazzo. Era una sorta di tradimento e mancanza di rispetto verso una figura che aveva imparato a capire poco alla volta leggendo i libri in biblioteca. Sapeva che tutto ciò che leggeva era storpiato dalla lente della storia che veniva scritta irrimediabilmente dai vincitori. Nonostante tutto, il sarcasmo usciva da ogni poro della Tassorosso. La Serpeverde aveva iniziato la guerra e lei l'avrebbe terminata.

- Il preside Piton è stato anche lui molto gentile e buono con gli studenti. E termino con il professore Lumacorno, una persona che per sentirsi importante si riteneva il consigliere di persone importanti o lo scopritore di persone autorevoli. Per la sua gloria e affinché parlassero di lui aveva creato un club per sole persone "dotate". Come faccio a sapere tutte queste cose? Basta leggere, leggere e leggere. Quindi ritornando a noi, sì, anche tu hai una parte cattiva in te.-

Continuando a camminare, la Tassorosso e la Serpeverde arrivarono quasi alla rampa delle scale. La Serpeverde la colpì con un'ultima domanda. Voleva sapere da lei cosa interessasse alla Tassorosso.

-Davvero vuoi sapere cosa mi interessa? -
 
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Emily Voidnar
view post Posted on 15/1/2017, 01:58




Quando la Stryder finì di elencare tutta quella gente della casa Serpeverde, Emily si mise a ridere. Come aveva immaginato, la bionda non aveva capito cosa intendesse dire. Tanto che non riusciva a smettere di ridere, Emily si dovette appoggiare al muro, per non rischiare di cadere.

-A quanto pare, ciò che si dice delle bionde, nel mondo babbano, è vero.-

Pronunciò, tra una risata e l'altra. Si era scocciata di parlare con una che aveva un solo punto in testa: la forza. Pensava che potevano diventare amiche, ma a quanto pare si sbagliava. Erano molto diverse, ma forse avevano qualcosa in comune.

-Comunque, credo di capire cosa ti interessa davvero.-

Disse, una volta che si fu ripresa, tornando seria. Mentre parlò, fece qualche passo ritrovandosi davanti a lei, per poi guardarla negli occhi con i suoi color cioccolata.
Poi, alzando lentamente una mano, indicò i libro che la bionda stava leggendo prima che si incontrassero nei sotterranei.

-Quel libro, è un libro di magia oscura, non è così?-
 
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Sophie Stryder
view post Posted on 15/4/2017, 10:36




La ragazzina stava sorridendo e la Stryder si irritò ancora di più.

-Perché cosa direbbero di noi bionde?-

La Serpeverde la stava innervosendo e solo una cosa stava passando per la testa della Stryder. Falle chiudere la bocca con un bel pugno sui denti. Lei doveva essere la più forte tra le due eppure la ragazzina le rideva in faccia con una tale mancanza di rispetto e di educazione da farle digrignare i denti dal nervoso.
Sapeva che in uno scontro avrebbe avuto la meglio sulla verde-argento, eppure lei sembrava non averne coscienza. Anzi, la sfidava.
Con la sua affermazione la ragazzina aveva fatto incuriosire la Tassorosso. La Stryder la guardò dalla testa ai piedi e scosse la testa quasi a deriderla.
Aveva sbagliato di poco. Il tomo non trattava esplicitamente della Magia Nera. Un vero peccato per la Stryder.

-Ti sbagli ancora una volta. Non tratta quello, ma la magia in generale. Non credo avrebbero permesso a una studentessa di portare in giro libri del genere da casa o fuori dalla Biblioteca. Non trovi? Poi, cosa ne vuoi mai sapere tu?-
 
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Emily Voidnar
view post Posted on 15/6/2017, 05:37




La Voidnar stava ancora ridendo, anche se meno forte di prima, appoggiandosi alla parete e alla domanda di Sophie si mise a ridere ancora di più. Il fatto che lei non lo sapesse era abbastanza ovvio, ma comunque era divertente. Cercando di riprendere fiato e di assumere l'aria più seria possibile, Emily si mise a guardare la Stryder.

-Il fatto che tu non lo sappia non mi meraviglia affatto. Comunque, nel mondo babbano si dice che le bionde siano stupide, delle galline.-

Non si mise a ridere di nuovo. Immaginò che la bionda la volesse uccidere per quello che aveva detto e stava allerta, ma si sarebbe abbassata mai a tanto? Una ragazza del settimo anno, o chi per lui, che se la prendeva con una del primo? Che figura ci avrebbe fatto? In ogni caso, Emily non si fidava.

-Okay, errore mio. E che con te non si sa mai, sembri così portata verso il male che l'ho dato per scontato.-

In effetti, lei cosa ne poteva sapere? Era il suo primo anno ad Hogwarts, e non aveva visto, ne studiato neanche l'un percento di tutto il mondo magico in confronto a Sophie che sicuramente aveva studiato più cose di lei.

-E comunque, sul fatto delle bionde, non pensarci. E' solo una stupida e meschina diceria.-

Riprese, staccandosi dal muro e continuando a camminare. Stare li, oltre che faceva un caldo bestia, le aveva fatto venire fame quindi era meglio allontanarsi prima che si sarebbe mangiata tutte le cose buone che gli Elfi domestici stavano preparando in cucina. Si voltò verso Sophie, per vedere se la stesse seguendo, per poi riprendere a camminare.
 
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