| Quella mattina, Emily si era svegliata davvero presto. Non ne sapeva il motivo, ma non aveva per niente sonno. Era forse dall'una di notte che dormiva a singhiozzi, svegliandosi ogni dieci o venti minuti. Dopo l'ennesima sveglia, la ragazza ci rinunciò. Girò la testa, in modo tale da riuscire a vedere la sveglia poggiata sul comodino, erano le quattro e mezza di mattina. Lamentandosi leggermente e strofinandosi l'occhio sinistro, la ragazza decise di alzarsi. Sapeva benissimo che se avesse provato a dormire ancora, non ce l'avrebbe fatta. Così, con calma, andò a darsi una rinfrescata in bagno. Quando tornò, si infilò la sua divisa e si aggiustò la cintura con custodia con la bacchetta all'interno intorno alla vita. La cintura, siccome era di camaleonte, da grigia che era divenne verde. Appena vide l'accessorio cambiare nel suocolore, la ragazza sorrise. Quella che si presentava era una vera cintura di Serpeverde, alcuni particolari erano argentati, altri verdi. Si guardò allo specchio ancora una volta, fece un giro su se stessa e concretizzò che era pronta, così prese il libro che si era portata da casa, e andò a leggerlo in biblioteca, nel silenzio più assoluto. Le piaceva quel silenzio e soprattutto le piaceva stare sola. Appena si sedette ad uno dei tavoli della biblioteca, aprì il libro e iniziò a leggere.
"Nihal toccò l'involucro, incuriosita. Sentì alcune forme strane e qualcosa di duro. Poi lo aprì, ma il sacco era tanto grande che dovette infilarci la testa dentro per capire cosa contenesse. Quando uscì, scapigliata, sul suo viso era dipinta un'espressione incredula."
Piano piano, nella mente di Emily, iniziarono a formarsi le immagini di questa ragazza, dai capelli blu che entrava con quasi tutto il busto nel fagotto, per poi uscire guardando incredula il suo maestro con i suoi grandi occhi viola. Le venne quasi da sorridere. Andò avanti nella lettura almeno per un'oretta, poi decise di tornarsene in dormitorio, per vedere se riusciva a prendere sonno di nuovo. Chiuse il libro, e sempre nel silenzio più totale, intraprese la strada per i sotterranei, e quindi per la sua sala comune. Mentre, però stava scendendo le scale che portavano al pian terreno, davanti la Sala Grande, la ragazza sentì un urlo, che rimbombò su, per tutte le scale.
"DANNAZIONE"
Affrettò il passo, e poi la vide. Era una ragazza, seduta sull'ultimo gradino della scalinata. Sicuramente era stata lei ad urlare, dato che in giro non c'era praticamente nessuno. La guardò incuriosita, per poi avvicinarsi. Voleva toccarle una spalla, ma quello che avrebbe ricevuto sarebbe stato "E tu che vuoi?!", molto probabilmente. Così si posizionò davanti a lei. Aveva il viso coperto dalle mani. Cosa le era successo?
-Ehi, ciao.-
Finalmente Emily si decise a parlare. Perchè iniziare un discorso era così faticoso?
Edited by Emily Voidnar - 4/4/2016, 21:02
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